Contrada Prà Ules

Anello giallo

QUOTA: 1490 m. s.l.m.

La contrada Pra’ de Ules è quella posta alla quota più elevata in Val Tartano. È ubicata al limite orientale del vasto conoide prativo al cui estremo occidentale si trovano le Tegge. Rimane lambita da due valanghe ricorrenti: quella del “Spundùu” a occidente e quella a oriente della valle di Cuminello, di maggiori dimensioni. All’interno sono presenti edifici con porte gemini e ad arco molto antiche, di origine medioevale (XV secolo). La parte residenziale della contrada è composta da una serie di case addossate lungo una direttiva orizzontale, mentre le stalle-fienili in legno a blokbau, della tipologia “Pùnta i mèz” perfettamente conservate e di particolare pregio, sono di fronte. A memoria non si ricorda sia mai stata abitata stabilmente ma, in uno “Stato delle Anime” del 1619 sono registrate due famiglie e ventitre componenti e, in un censimento del 1780, rispettivamente tre e undici. La fattura architettonica particolarmente curata fa intuire un ruolo importante nel passato, forse di quando i rapporti con la Val Brembana erano più stretti: la Val Lunga, dall’inizio della sua Storia e per molti secoli, ha tradizionalmente gravitato sulla Bergamasca, più agevole da raggiungere della Valtellina. Poco sopra il nucleo abitativo è presente una tipica baita mista a blockbau (abitualmente lambita dalla valanga del “Spundùu”), datata 1823 e denominata “baita növa”. È costruita nell’ originale stile a loggia chiusa “a lòbia” o “a canne d’organo”, riscontrabile, per quanto conosciuto, solo in Val Tartano. Sotto la loggia, al piano stalla e da questa separata da un tramezzo in legno, si trova uno spazio chiuso detto “quàdru del rüsp”, che veniva utilizzato come deposito dello strame. Nonostante l’evidente stato di degrado, è ancora possibile ammirare la maestria dei costruttori e l’abilità soprattutto nella squadratura e sgrossatura del legname eseguita con lo squadrùu, un particolare tipo di scure adatta allo scopo. In base ad una ricerca effettuata nel 1985, in Val Tartano sono state censite 171 baite a blokbau di cui, in Val Lunga 58, attualmente ne sono rimaste una quindicina, diverse di queste irrecuperabili. Sulla facciata di una delle case più antiche della contrada è presente un affresco, risalente al 1826, che rappresenta la Sacra Famiglia con S. Carlo e S. Francesco.